Fisica, riflessi e anatomia: ecco come i nostri amici a quattro zampe sfidano la gravità.
Osservate i vostri gatti quando cadono... potreste imparare tante lezioni di fisica! Da anni gli scienziati li studiano, sperando di ricavare applicazioni utili a tutti noi.
I segreti "fisici" dei nostri amici a quattro zampe
I gatti sono dei veri paracadutisti. Nessuno scienziato li ha mai lanciati da grandi altezze, ma in America si parla di "sindrome da piani alti" per indicare i gatti che precipitano dai grattacieli per sbaglio. Sono tantissimi, ma il tasso di sopravvivenza è sorprendentemente alto!
La fisica della caduta
La chiave di questa abilità sta nella velocità limite, che un gatto raggiunge quando la forza di gravità è bilanciata dalla resistenza dell'aria. La loro velocità limite è di circa 100 km/h, metà di quella umana. Cadendo da piani alti, il gatto ha il tempo di distendere il corpo e raggiungere questa velocità, attuendo l'impatto.
Atterraggio morbido
I muscoli robusti del gatto assorbono la forza dell'impatto come ammortizzatori, mentre le gambe piegate trasmettono l'urto alle articolazioni e non alle ossa. Una postura innata che noi umani cerchiamo di imitare quando saltiamo.
Riflesso di raddrizzamento e rotazione
E se il gatto cade di schiena? Come si gira su se stesso in un attimo? Il professor Thomas Kane ha svelato questo mistero: il gatto piega la schiena, creando due assi di rotazione, e muove le zampe come i pattinatori su ghiaccio per accelerare la rotazione.
Dalla natura allo spazio
Le abilità feline hanno ispirato anche la NASA! La loro capacità di sopravvivere alle cadute deriva dal loro essere animali arborei, che hanno sviluppato nel tempo una straordinaria resistenza.
Conclusione:
I gatti sono creature affascinanti e la loro abilità di cadere sempre sulle zampe è un esempio di perfezione fisica e adattamento. Un'incredibile dimostrazione di come la natura abbia forgiato un predatore agile e resiliente.
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